dieta dimagrante
dieta dimagrante

La dieta “Bodysense”

La “Bodysense diet” è stata inventata dalla inglese Judith Wills, scrittrice ed annunciatrice radiofonica nonchè redattrice per diverso tempo della rivista Slimmer e pertanto esperta di alimentazione e fitness. Questa dieta tiene conto in maniera particolare degli aspetti psicologici e quindi degli sbalzi di umore legati al ciclo mestruale. La Wills ha infatti notato nel corso della sua esperienza che la maggior parte delle diete non tiene conto di questi aspetti, che sono però secondo lei molto importanti per la buona riuscita delle stesse. “Bodysense” significa imparare a conoscere il proprio corpo e ad ascoltarne i segnali. Per arrivare a questo bisogna tenere un diario su cui annotare giornalmente le sensazioni della giornata, se si è state stressate, contente, tristi o rilassate etc; inoltre bisogna annotare ciò che si è mangiato e in che quantità e cosa molto importante anche l’inizio di ogni ciclo mestruale. Solo così si potrà stabilire se e in quali occasioni si è portate a mangiare più del dovuto.

La dieta “Bodysense” si basa sul mantenere il tasso glicemico sanguigno in condizioni ottimali. Ciò significa inserire i carboidrati nel menu giornaliero ma dare la preferenza a quelli a lento assorbimento, che permettono di mantenere stabile la glicemia. I carboidrati vengono suddivisi in tre gruppi:

1. glucidi complessi a lento assorbimento (legumi, riso integrale)

2. glucidi che vengono assorbiti meno lentamente ma forniscono comunque energia per un tempo prolungato e danno un senso di sazietà (patate, pane e pasta integrali, mais e la maggior parte della frutta)

3. glucidi a rapido assorbimento (miele, zucchero, pane bianco, riso e alcune specie di frutta come la banana e le uvette). Questi alimenti portano ad un veloce innalzamento e riabbassamento della glicemia.

Anche proteine e grassi fanno parte di questa dieta, che risulta quindi equilibrata. I cibi proteici permessi sono carne, pesce e latticini magri, crostacei. Come grassi sono permessi olio d’oliva e di girasole. Le proteine e i grassi non influiscono sull'equilibrio glicemico e rendono facilmente sazi.

Questa dieta è suddivisa in 3 fasi legate al ciclo mestruale:

prima fase: inizia il secondo o terzo giorno dall'inizio delle mestruazioni e dura circa due settimane, fino cioè all’ovulazione. In questo periodo aumenta la produzione di estrogeni ed è per la donna un periodo di benessere ed energia, perciò si può tollerare un apporto calorico limitato. La dieta prevede per lo più il consumo di verdura e frutta fresca per un totale di circa 1250 calorie giornaliere

seconda fase: inizia dopo l'ovulazione, la produzione di estrogeni si abbassa e si alza quella del progesterone. E' una fase "neutra" con aumento dell'appetito e leggeri sbalzi di umore. Il numero di calorie giornaliere sale a circa 1400 e gli alimenti inseriti nel menu sono quelli del primo e del secondo gruppo;

terza fase: comprende la settimana prima dell'arrivo delle mestruazioni, il livello sia degli estrogeni che del progesterone si abbassa e gli sbalzi di umore si accentuano. Il numero di calorie giornaliere sale a 1600, bisogna però evitare i glucidi del terzo gruppo.

Nota

Questa dieta non presenta aspetti negativi purché si inserisca nel menu giornaliero la giusta quota di proteine e di grassi, la si può seguire fino al raggiungimento del peso ideale.