dieta dimagrante
dieta dimagrante

La dieta a punti

Questo tipo di dieta è stata messa a punto negli anni settanta dal dietologo italiano Guido Razzoli e prevede la drastica riduzione di ogni tipo di carboidrato. Il principio di base di questa dieta è l’utilizzo totale della quantità di insulina (ormone prodotto dal pancreas che regola il metabolismo degli zuccheri) prodotta dall’organismo. Infatti, mangiando pochi carboidrati, secondo Razzoli, si riesce a non produrre insulina in eccesso, fenomeno che porterebbe all’accumulo di grassi. Ad ogni alimento corrisponde un certo punteggio e per dimagrire bisogna non superare un determinato punteggio giornaliero (per esempio 40-50 punti). Il punteggio più basso viene dato ai grassi e ai cibi proteici, mentre ai carboidrati viene dato un punteggio più elevato (pasta, pane, riso, legumi). Anche frutta e verdura hanno un punteggio elevato. La dieta va fatta per sei giorni, il settimo giorno si può mangiare a volontà. Non bisogna mai escludere completamente alcuni alimenti onde evitare uno squilibrio nutrizionale, inoltre non bisogna mai scendere al di sotto dei 1200 calorie giornalieri e dopo il periodo di dieta si dovrebbe seguire un programma di mantenimento di circa 60 punti al giorno.

Nota

Questa dieta è assolutamente sconsigliata agli adolescenti. Inoltre, questa dieta può facilmente diventare pericolosa e squilibrata. Il rischio principale è quello di seguire un’alimentazione iperproteica che sovraccarica fegato e reni di lavoro, mentre l’eccesso di grassi porta ad ipercolesterolemia e la mancanza di frutta e verdura ad una carenza di vitamine e sali minerali.